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mercoledì 14 aprile 2010

Ain Zvai Pulizai

Pulizie di primavera oggi, è ora. I miei infradito vietnamiti (a dx dei miei infradito brasileiri) iniziano a rimanere leggermente appiccicati alle piastrelle quando cammino, quindi sì, è ora.
La mise che ho scelto di mostrarVi questoggi comprende i pantaloni della tuta del mago galbusera, molto 80's cool e vintage, e una maglia nera a manica corta vèri minimal, dato che è solo una maglietta nera colle maniche corte e non c'è mica nient'altro da dire. Rosso e nero che è un po' forza milan, un po' a noi camerati e un po' bella ciao. E un po' anarco insurrezionalista e un po' porco diesel che oltre a un'espressione estremamente felice è pure una marca so fachin fèscio.
Un ciao ai fan ma soprattutto alle fan e state mauri!

venerdì 2 aprile 2010

Before we start

Prima di cominciare a postare quella che sarà la vera e propria sostanza di questo blog, sento il bisogno di fare una piccola premessa.

Fin da piccolo, come tutti i bambini piccoli e come dovrebbe essere pure per i bambini grandi prima che la vita li ingrigisca a bastonate, sentivo il bisogno di creare qualcosa. E benché esistano bestie in grado di fabbricare dighe o altri piccoli strumenti, la capacità di creare è uno dei tratti fondamentali che distinguono l'essere umano dall'animale. E comunque nessun animale crea “arte”, che poi un uomo possa emozionarsi davanti alla diga di una squadra di castori è un'altra faccenda. L'arte è sicuramente una peculiarità umana.
E così ho cercato di capire quale fosse la forma d'arte più adatta a me. Ho provato col disegno, colla fotografia, colla musica, perfino col cinema quando ho avuto accesso ad una cinepresa. Ma nulla.
Nonostante la volontà zero talento.
Poi, pochi giorni fa, finalmente la svolta... navigando su internet ho scoperto i fashon blog: siti web in cui gente assolutamente priva di talento proprio come me considera il mettersi addosso degli indumenti una forma d'arte.
E altra gente, tanta altra gente, li segue e sembra essere d'accordo.
E allora mi sono detto, ecco, finalmente anche io posso dare sfogo alla mia creatività, anche io posso fare arte, anzi di più! Io, che fino a ieri mi consideravo l'ultimo degli sfigati, faccio arte ogni giorno da 28 anni (bè a volte la domenica d'estate se dispongo di sostanze stupefacenti non creo).
Bastano una connessione ad internet ed una macchina fotografica, et voilà, anche io secondo i miei canoni posso considerarmi un essere umano degno di questo nome.

So stilysh even at home.

Oggi per stare in casa ho deciso di indossare una camicia da notte regalatami dalla mia ragazza, che si intona particolarmente bene col mio contorno viso. A dare tono e maggiore dignità alla mia mise ho abbinato una sciarpa in pura lana vergine confezionata da mia mamma. La trama è composta da colori diversi ed è “country”, o almeno così ci era scritto sulla lana. La cintura a cui sono molto affezionato ce l'ho dalla terza media, acquistata all'Amerikanino di Cantù. Le pantofole sono dell'Ikea e devo dire che benché stilose sono un po' carenti per quanto riguarda i materiali impiegati. Il cartone infatti si squaglia dopo un paio d'anni.